Rendering Wireframe: Rappresentazione a “filo di ferro”
Sicuramente il metodo più “leggero” e astratto di rappresentazione tridimensionale: i poligoni vengono tracciati su schermo seguendone semplicemente i contorni e le linee di costruzione.
Costituisce la base costruttiva delle unità poligonali digitali, in pratica un’ ossatura che nel corso degli anni è stata “pienata” , con l’ evoluzione della tecnica di rendering , dalla riproduzione dei fenomeni fisici quali :
la rappresentazione di superfici “piene”, la reazione a fonti luminose (raytracing), trasparenze, riflessi etc etc fino a raggiungere il fotorealismo moderno. Una dote straordinaria dell’ uomo è quella, parallelamente alla capacità di evolversi, di sfruttare al meglio le tecnologie del suo tempo, esplorandone i limiti e giocando con essi.
Vi sono ad esempio esempi illustri di rendering wireframe , icona popolare dei quali possono forse eleggere le scenografie del film “Tron”, o la nostrana sigla del noto programma scientifico -divulgativo “Quark” : poligoni in continuo mutamento “danzanti” sull’ Aria sulla quarta corda di Bach.